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Paesaggio con rovine. Selezione di film d’artista su memoria, identità e distopie

Il 27 Dicembre nell’ambito del Festival Immagini dal Sud del Mondo promosso da AUCS Onlus sarà visibile su mymovies.it Paesaggio con Rovine, selezione di film d’artista su memoria, identità e distopie a cura di Marco Trulli e realizzata in collaborazione con Cantieri d’Arte/La Ville Ouverte, BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e AlbumArte.

I cinque film selezionati sono di Vajiko Chachkiani, Mariangela Ciccarello e Philip Cartelli, Alessandra Ferrini, Ryts Monet, Driant Zeneli, tutti artisti che hanno preso parte a una delle diverse edizioni della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.

Il focus della selezione si concentra su una lettura articolata del paesaggio politico euromediterraneo, riferendosi quindi a determinati contesti naturali plasmati storicamente secondo una precisa prospettiva ideologica e politica. La percezione del paesaggio storico è influenzata dalla presenza simbolica e retorica di architetture, monumenti e luoghi costruiti dal potere, dalla sua pratica nello spazio pubblico. Le narrative identitarie della politica e della storia investono anche la nostra dimensione privata, influenzano i nostri ricordi e segnano traumi collettivi, appartenenze, economie. In questo senso Paesaggio con rovine propone cinque film d’artista la cui indagine si compie a tutto campo intorno al tema della retorica fondativa di un’identità e ne svela le finzioni, i fallimenti e le contraddizioni.

Dallo studio degli archivi coloniali fino alle rappresentazioni della moneta unica europea, le ricerche degli artisti si muovono per dissotterrare storie o tentare esercizi di fuga. È una indagine su ciò che resta dopo le rovine, di un’utopia o di una dominazione, compiendo una speleologia che è al contempo analitica ed empatica. Nel momento in cui il paesaggio rovina o maceria, si aprono spazi per la distopia, per l’immaginazione. Gli artisti decostruiscono retoriche coloniali, analizzano i linguaggi e le rappresentazioni del potere, compiono perlustrazioni stratificate sulla costruzione delle identità collettive. Su un terreno di pietre e macerie, si librano tentativi di volo e narrazioni interiori, in cui la sfera privata e quella pubblica collidono. Cinque film di diverso formato e approccio si confrontano sulle eredità diverse dell’impatto della storia e della politica sul territorio e il paesaggio sociale in un itinerario complesso tra Azerbajian, Austria, Albania, Malta, Etiopia, Italia e Georgia.

La selezione sarà visibile su mymovies.it il 27 Dicembre dalle 21:00, per ventiquattro ore, previo acquisto dell’abbonamento al festival.


Ecco il link per l’acquisto dell’abbonamento alla Rassegna:

-> www.mymovies.it/ondemand/immagini-dal-sud-del-mondo/accrediti/


27 Dicembre 2020 ore 21:00

Paesaggio con rovine

Selezione di film d’artista su memoria, identità e distopie a cura di Marco Trulli / Cantieri d’Arte – La Ville Ouverte nell’ambito di Immagini dal Sud del Mondo – Working class. In collaborazione con BJCEM e AlbumArte e con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Viterbo.


Negotiating amnesia, di Alessandra Ferrini

Etiopia – 2015 – 29′

Negotiating Amnesia è un film saggio che propone una meditazione su un capitolo semi-dimenticato della storia italiana del XX secolo: il suo passato coloniale e, in particolare, la guerra d’Etiopia del 1935-1936.
Questo periodo è stato scelto per le sue connessioni con il fascismo e il suo progetto imperiale. Attraverso interviste, immagini d’archivio e l’analisi dei libri di testo delle scuole superiori, il film si muove attraverso una serie di narrazioni, storiche e personali. Attraverso l’esposizione di strategie pubbliche e personali del ricordare e del dimenticare, rivela la politica di amnesia che accompagna questo periodo storico. Il lavoro è diviso in brevi capitoli, ognuno dei quali serve da riflessione sul ruolo delle immagini, dei monumenti e dei testi pedagogici nella creazione della memoria pubblica.

The winter which was not there, di Vajiko Chachkiani

Georgia – 2017 – 10’41”

Co-produced by PinchukArtCentre

Winter wich was not there può essere visto come metafora della liberazione di un individuo dalla sua storia personale . Nel film, un uomo osserva una monumentale scultura in cemento venire issata fuori dal mare. La scultura ricorda il classico monumento raffigurante un eroe o un letterato, ma in una strana e in qualche modo sconcertante maniera, il volto e la figura della scultura sembrano sorprendentemente simili a quella dell’ uomo che la osserva emergere dal mare. Ne risulta una bizzarra narrazione che pone domande tipicamente sollevate dal lavoro di Chachkhiani. Come possiamo comprendere e descrivere la relazione tra le circostanze storiche e politiche e il loro effetto sullo sviluppo psicologico di un individuo? In che modo la sfera pubblica e privata interferisce e influenza la nostra coscienza? Cosa intendiamo quando diciamo “io”? 

Mariangela Ciccarello e Philip Cartelli, Sublunary, 2019

Italia/Malta/USA, 2019 – 21′

Una giovane donna indaga sulla specificità geologica di un’isola, scoprendo strati nascosti in cui la storia e la memoria incontrano narrazioni a malapena sommerse di rimozione e immaginari di possibili futuri.

 


Der Euro des Kaukasus, di Ryts Monet

Austria/Azerbaijan, 2019 – 12’20”

courtesy YARAT Contemporary Art space e Cittadellarte- Fondazione Pistoletto

Der Euro des Kaukasus (L’Euro del Caucaso) è un video in due canali realizzato durante una residenza dell’artista a Baku in Azerbaigian presso YARAT Contemporary Art Space, promossa da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella.
L’opera si concentra principalmente su tre elementi utilizzati dal potere politico ed economico: architetture, monumenti e denaro, e come questi costituiscano elementi identitari nazionali e transnazionali.
Il primo video è girato tra Vienna e Baku, e consiste in un’intervista realizzata a Robert Kalina, il designer austriaco degli Euro e dei Manat (la valuta dell’Azerbaigian). Nella prima parte del video Robert Kalina illustra le caratteristiche visive e simboliche dell’Euro, soffermandosi sui propositi della BCE di generare attraverso la valuta un immaginario collettivo che potesse unificare tutte le nazioni della zona comunitaria. La seconda parte del video è dedicata ai Manat azeri. Nei primi anni 2000 la Banca nazionale austriaca venne incaricata dalla Banca nazionale dell’Azerbaigian di realizzare e coniare il nuovo Manat. La Banca nazionale dell’Azerbaigian assunse Robert Kalina al fine di ottenere una somiglianza formale e simbolica con l’Euro.
Il secondo video mostra filmati di monumenti e architetture sovietiche abbandonate filmati tra varie aree dell’ex blocco sovietico (Ungheria, Bulgaria, Georgia e Azerbaigian) con una breve sequenza finale girata a Vienna. Le architetture e i monumenti qui presenti un tempo avevano lo scopo di glorificare i valori del socialismo unificando tutti i Paesi che ne facevano parte. Questi soggetti oggi in rovina, abbandonati o rilegati in alcuni magazzini, sono diventati rifugi per cani e gatti randagi. 

It would not be possible to leave planet earth unless gravity existed, di Driant Zeneli

Albania, 2017 – 13’41”

courtesy MAM Foundation & Prometeo Gallery di Ida Pisani

Con l’incontro tra il suo amico Mario e l’area industriale abbandonata di Metallurgjik, Zeneli ci racconta come può apparire un rendez-vous tra utopia e distopia.
Mario, è un uomo che ha sempre avuto la passione di volare e costruire aerei. Metallurgik è un luogo di Elbasan che ospita una fabbrica abbandonata di circa 250 mila ettari, dove negli anni ’70 in Albania lavoravano 12 mila persone. Mario oggi è diventato il maestro nell’assemblaggio di macchine volanti e ha il persistente desiderio di raggiungere un luogo lontano, nello spazio. Metallurgjik, invece, svuotato dai suoi lavoratori, espone le sue rovine come prova scientifica del fallimento di un progetto che faceva parte di una società ideale, quella del comunismo albanese.
It would not be possible to leave planet earth unless gravity existed è un’opera che incontra due desideri: quello di una società ideale e la separazione da essa. Entrambi, interdipendenti, non potrebbero sopravvivere l’uno senza l’altro.


Ecco il link per l’acquisto dell’abbonamento alla Rassegna:

-> www.mymovies.it/ondemand/immagini-dal-sud-del-mondo/accrediti/


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