Words4link

Scritture migranti per l’integrazione

Il progetto

Il progetto “Words4link – scritture migranti per l’integrazione” vede come capofila la cooperativa sociale Lai-momo e come partner il Centro Studi e Ricerche IDOS e l’Associazione Culturale Mediterraneo (ACM). Aderiscono al progetto la Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée (BJCEM) e le associazioni Eks&Tra, Razzismo Brutta Storia, Le Réseau.

Pensato per valorizzare e diffondere in Italia la conoscenza e la lettura di quella complessa produzione letteraria che per convenzione è chiamata scrittura migrante, Words4link intende promuovere il confronto e lo scambio di buone pratiche in tale ambito.

Per agevolare questo processo, il progetto prevede la creazione di una rete di soggetti ed enti attivi nel settore; una mappatura degli attori chiave (autori, associazioni, libreria, media e editori); l’organizzazione di incontri tra autori, editori, giornalisti e pubblico, lo scambio di buone pratiche, e una campagna di comunicazione nazionale ed europea sulle scritture migranti.

I promotori del progetto Words4link pensano che la scrittura migrante possa contribuire a innescare un cambiamento nella rappresentazione dei migranti nell’immaginario collettivo, affinché si creino a livello sociale e dell’opinione pubblica condizioni sempre più favorevoli alla convivenza con cittadini dei Paesi terzi, superando le percezioni negative e i pregiudizi che si stanno diffondendo in Europa.

La mappatura

Sono on-line i primi risultati della mappatura degli autori/autrici di origine immigrata e degli enti e iniziative che lavorano sulle “scritture migranti”, curata dal Centro Studi e Ricerche IDOS

Si è conclusala prima fase del progetto dedicato alla valorizzazione delle cd. “scritture migranti” in Italia: la “mappatura” dei principali protagonisti dell’universo di riferimento. Grazie a un’accurata ricognizione delle fonti disponibili e a una campagna di scouting condotta on-line e finalizzata al coinvolgimento diretto dei soggetti interessati, sono state raccolte oltre 220 schede di autori e di autrici con backgrond migratorio, che operano sia nel campo letterario (207) che in quello giornalistico (19) utilizzando la lingua italiana (e con almeno una pubblicazione all’attivo negli ultimi 10 anni). A completare il quadro, sono state raccolte 34 schede dedicate agli enti impegnati, a vario titolo, nella promozione delle loro opere e della “scrittura interculturale/transnazionale” in Italia (associazioni, librerie, case editrici, gruppi di ricerca che hanno promosso concorsi, festival, laboratori, riviste specializzate…): un panorama a sua volta diversificato di cui si vuole favorire la conoscenza.

Ne risulta un quadro sempre più articolato e in continua evoluzione. La narrativa (spesso associata ad altri generi: poesia, saggistica, drammaturgia…) appare la forma di scrittura più praticata (174) e le questioni inerenti la “cultura italiana/del Paese di origine” rappresentano i principali temi di interesse, cui si può ricondurre l’opera degli autori/rici rintracciati/e in circa 8 casi su 10. Rilevante anche l’attenzione ai temi della migrazione e dell’asilo (centrali in quasi un terzo dei casi) e delle discriminazioni e del dialogo interculturale (oltre un quinto).

Nella larga maggioranza dei casi si tratta di scrittori/rici nati all’estero (oltre 200), ma la ricerca ha evidenziato anche il ruolo, crescente, delle cd. “seconde generazioni”: i figli dei migranti propriamente detti, nati e cresciuti in Italia, interpreti originali e “innovativi” dei temi dell’identità e dell’appartenenza e della loro declinazione all’interno del dibattito pubblico contemporaneo.

Le schede raccolte verranno progressivamente pubblicate on-line nella sezione ricerca del sito di Words4Link, realizzato da Lai-momo coop. soc., dove è già possibile consultarne circa la metà. In questo modo la piattaforma si propone sia come uno strumento utile a creare contatti e favorire le collaborazioni, sia come un vettore di conoscenza di queste voci del panorama letterario italiano contemporaneo, costituito da una pluralità di esperienze e appartenenze di cui (anche) i cittadini di origine migrante fanno pienamente parte. Il materiale presentato, in altri termini, lungi dall’essere esaustivo, non intende sostituirsi a importanti banche dati già esistenti, ma vuole contribuire a un confronto “rinnovato” sul ruolo delle “scritture migranti”, che ne aumenti la visibilità e favorisca il pieno riconoscimento degli autori e delle autrici coinvolti.

I soggetti interessati a far parte della mappatura possono iscriversi attraverso il sito di Words4Link.

Il primo anno di attività

Con la realizzazione di un seminario europeo e di tre convegni nazionali improntati al confronto con i protagonisti del panorama letterario e giornalistico transnazionale in Italia, si è concluso il primo anno di attività di “Words4link – Scritture migranti per l’Integrazione” e si è ampliato – e inserito in una cornice critica – il quadro conoscitivo delle iniziative e delle esperienze più utili a perseguire l’obiettivo cardine del progetto: diffondere la conoscenza del panorama delle “scritture migranti” in Italia, mettendone in luce il portato critico e conoscitivo e valorizzandone il ruolo in termini di promozione dei processi di integrazione della popolazione di origine immigrata.

Ne emerge uno spaccato molto vario, in cui laboratori, concorsi e festival si affiancano a iniziative di ricerca, progetti editoriali, blog, portali dedicati, collettivi, riviste specializzate e molto ancora. Si tratta di proposte ed esperienze, molte delle quali si possono conoscere visitando il sito web del progetto, dove nella sezione “ricerca” sono disponibili schede descrittive, mentre nella sezione “materiali” si possono consultare e scaricare gli atti del seminario europeo (in italiano, inglese e francese).

Anche nella pagina dedicata alle “News” e sul profilo Facebook si possono ritrovare spunti e informazioni sui principali attori del panorama delle scritture migranti.

Un quadro ricco e composito, quindi, animato dall’impegno e la lungimiranza di molti, ma anche segnato da diffuse fragilità, condizionato dalla labilità dei canali di finanziamento e depotenziato a volte dalla marginalizzazione rispetto al panorama mainstream. Come è emerso nel confronto con i protagonisti, infatti, tanto nel campo letterario che in quello giornalistico l’interesse per il valore specifico delle cd. scritture transnazionali resta ancora limitato (o comunque discontinuo), e questo in linea con un panorama culturale che, dopo le aperture e le esperienze maturate a cavallo del nuovo millennio, si è come “ritratto” davanti alla sfida del pluralismo, quasi ignorando il valore e lo specifico portato critico e conoscitivo degli autori e le autrici di origine migrante attivi/e nel Paese e, quindi, anche il loro ruolo di “catalizzatori dei processi di inte(g)razione”.

Nonostante già nel 1997 l’autore di origine albanese Gezim Hajdari vinceva il prestigioso “Premio Montale” e Armando Gnisci, docente di Letterature comparate dell’Università “La Sapienza” di Roma, dava avvio alla Banca dati Basili&Limm, l’attenzione verso il panorama della letteratura transnazionale in lingua italiana è rimasta per lo più circoscritta a gruppi ristretti di studiosi, soprattutto in ambito accademico, mentre esperienze di tutto rilievo si sono interrotte senza alcun seguito (si pensi al caso di “Metropoli. Il giornale dell’Italia multietnica”, supplemento de La Repubblica avviato nel 2006 e chiuso nel 2009).

Nel frattempo, però, sono nate e/o si sono strutturate altre iniziative, sorte per lo più dal basso e in larga parte animate da obiettivi più ampi e trasversali, in cui il portato culturale si affianca all’investimento sociale. Tra queste, alcune superano la dimensione locale e hanno una continuità che ne testimonia il valore (tra tutte, i laboratori e concorsi di Eks&Tra, il concorso Lingua Madre, i portali di El-Ghibli e Letterranza, l’Archivio delle Memorie Migranti, il progetto DIMMI di Storie Migranti o, su un altro piano, l’esperienza della Compagnia delle Poete), altre – più recenti – si distinguono per il protagonismo delle nuove generazioni e l’investimento sulle nuove tecnologie di comunicazione (ricordiamo tra tutte BlackPost – L’informazione nero su bianco).

Un quadro nell’insieme vivace, ma ancora poco incisivo, di fronte al quale determinante appare l’esigenza di “fare rete” e puntare su azioni di sistema, capaci di agire ad ampio raggio e di stimolare un discorso culturale rinnovato, aperto alla pluralità, alla prospettiva interculturale e al valore aggiunto di cui è espressione.

Il secondo anno di attività

Con la realizzazione di tre workshop di self-promotion e tre laboratori di scrittura, il 2020 di Words4link è stato un anno intenso, aperto alla partecipazione, al confronto e alla messa in rete di esperienze e percorsi diversi, che si conclude con la realizzazione di tre volumi, di prossima pubblicazione, che sintetizzano l’esperienza fin qui maturata e si propongono come un ulteriore elemento di stimolo per una riflessione rinnovata sul ruolo delle “scritture migranti” nel panorama culturale del paese.

Nonostante la pandemia, e la necessaria trasposizione on-line dei cicli formativi, le iniziative proposte hanno raccolto l’interesse di decine di partecipanti: giovani autrici/ori che hanno potuto sperimentare e/o rafforzare le proprie capacità di scrittura e di autopromozione e, allo stesso tempo, trovare nuovi canali e nuovi spazi di visibilità.

Lo scorso giugno si è concluso il workshop “Diffondere le parole”, tenuto dalla creative strategist e copywriter Nicole Romanelli, che nelle tre edizioni realizzate ha permesso a scrittrici e scrittori già attivi di acquisire nuove competenze per promuovere il proprio lavoro anche attraverso la comunicazione digitale.

Al termine del corso ciascun partecipante ha potuto cimentarsi con la realizzazione di un breve video adatto all’utilizzo sui social network, che ha trovato un primo spazio di visibilità negli stessi canali del progetto. Tutti i video sono stati caricati anche sul sito di Words4link, dove restano visibili alla crescente rete di visitatori, all’interno della sezione Materiali.

Tra maggio e novembre, invece, si sono svolti gli incontri di “Identità in divenire: tre laboratori di scrittura migrante”, ciascuno con docenti, programmi e approcci specifici, ma legati da un filo rosso, una tematica di fondo condivisa: la trasformazione dell’identità, il suo scomporsi e ricomporsi, e il viaggio (fisico o immaginato) che è sempre il superamento di un confine e quindi un cambiamento di stato. Un tema legato a doppio filo con l’esperienza della migrazione, che è stato declinato in tre diversi linguaggi, alla base dei tre laboratori realizzati: prosa, poesia e fumetto; il primo (Metamorfosi) tenuto dalla scrittrice Giulia Caminito, il secondo (Viaggiare nella poesia) dallo scrittore, poeta e traduttore Gassid Mohammed Hoseini e il terzo (Dall’esperienza al fumetto) dall’illustratore e autore Gianni Allegra.

I racconti, le poesie e i fumetti realizzati dai partecipanti trovano a loro volta un canale di diffusione nelle pubblicazioni di Words4link, che – anche in questo caso – si propone innanzitutto come uno “strumento” di promozione e di visibilità per questi giovani autori da un lato, e per l’intero, composito, universo delle “scritture migranti” dall’altro.

La collana, in via di perfezionamento, sarà pubblicata a fine gennaio. Accanto ai risultati dei laboratori, vi si potranno ritrovare testi ed esperienze legati all’eterogeneo mondo della “letteratura migrante” in Italia e la presentazione, sintetica, delle attività fin qui promosse dal progetto: dalla raccolta delle buone prassi per la promozione delle “scritture migranti” al contributo critico di studiosi e accademici. Il tutto, in una cornice snella e divulgativa, che vuole proporsi come un’ulteriore occasione di confronto e di rinnovamento del dibattito intorno al ruolo e al valore degli autori/rici di origine migrante (anche) all’interno del panorama mainstream.

“Words4link – Scritture migranti per l’integrazione” è un progetto co-finanziato dal FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE 2014 – 2020, Obiettivo Specifico “2. Integrazione / Migrazione legale” – Obiettivo Nazionale “ON 3 – Capacity building – lett m) – Scambio di buone pratiche – inclusione sociale ed economica SM”

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