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“Un atlante del paesaggio rupestre” | Mostra e incontro nazionale

Contro l’isolamento. Percorsi di rigenerazione a base culturale delle aree interne” a Matera l’11 ottobre 2019 un convegno nazionale sul ruolo della cultura per il benessere delle comunità e, a seguire, l’inaugurazione della mostra di fine residenza con gli artisti Stefania D’Amato, Antonio Cammareri, Luogo Comune.

Tra le iniziative di chiusura della residenza artistica “Un atlante del paesaggio rupestre“, parte integrante del programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e realizzata dall’Arci Basilicata in collaborazione con la CooperAttiva e la BJCEM-Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, si terrà venerdì 11 ottobre dalle ore 15 presso il complesso delle Monacelle a Matera il convegno nazionale “Contro l’isolamento. Percorsi di rigenerazione a base culturale delle aree interne”.

Circa il 60% del territorio nazionale è puntellato di piccoli comuni con una popolazione di poche centinaia, a volte decine di abitanti. La metà dei comuni italiani fa parte di questa categoria e qui vive il 22% della popolazione (dati SNAI). In questi contesti di margine si verifica quotidianamente una condizione di isolamento e di carenza di servizi essenziali quali scuola e cultura, sanità e mobilità.

L’Italia interna vive una condizione di progressivo spopolamento e di sostanziale calo demografico. Come far fronte a questa strutturale marginalizzazione? Quali processi culturali possono essere in grado di interpretare un ruolo positivo verso la ricostruzione di possibilità di vivere i territori interni senza convivere forzatamente con isolamento e degrado culturale? Come il terzo settore e le comunità si organizzano per contrastare l’isolamento attraverso nuove ritualità collettive, nuovi percorsi artistici e culturali che aprono nuovi possibili scenari di innovazione sociale?

Parteciperanno, tra gli altri, Francesca Chiavacci – presidente nazionale dell’Arci, Sabrina Lucatelli – vice presidente OCSE Gruppo di Lavoro Aree Rurali, Emmanuele Curti – Fondazione Matera – Basilicata 2019, Federica Candelaresi – Segretario generale della BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, Crispino Lanza – Assessore alla Cultura del Comune di Mottola, Paolo Pesacane, Presidente Arci Basilicata, Michele Lamacchia, Presidente del Parco della Murgia Materana (da confermare), Stefano Cuzzocrea, direttore artistico Ex Convento (CS), Mauro Acito, progetto “Volevo solo aprire un museo”, Luigi Vitelli, autore documentario “Vado verso dove vengo”.

Introdurrà i lavori Marco Trulli, Responsabile Arci Rigenerazione urbana, Periferie, progetti innovativi, e concluderà il convegno Luciana Castellina giornalista e presidente onoraria dell’Arci.

A seguire sarà inaugurata la mostra di fine residenza “Un atlante del paesaggio rupestre” con gli artisti Stefania D’Amato, Antonio Cammareri, Luogo Comune che hanno iniziato la residenza il 24 settembre.

La residenza artistica “Un atlante del paesaggio rupestre” è parte integrante del programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e realizzata dall’Arci Basilicata in collaborazione con CooperAttiva, la BJCEM-Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo e il circolo Arci La Lampa di Montescaglioso.
Dal 24 settembre i tre illustratori italiani Stefania D’Amato, Luogo Comune e Antonio Cammareri lavorano ad una narrazione visiva del paesaggio rupestre tra Matera, Mottola e Montescaglioso.

Il paesaggio della Murgia materana è popolato da innumerevoli luoghi di culto scavati nelle rocce, per secoli popolati da gruppi religiosi, pellegrini ed eremiti. La relazione secolare e la coabitazione tra uomo e natura aspra costituisce un palinsesto di suggestioni che sarà al centro dell’osservazione degli artisti.

La residenza prevede fasi di incontro con il territorio, attraversamenti ed esplorazioni dei tanti luoghi nascosti della Murgia, oltre a laboratori con richiedenti asilo, confronti con esperti del territorio e un momento finale di mostra e di convegno.

Al termine del percorso di residenza gli artisti lavoreranno ad un Atlante immaginario del paesaggio rupestre, lavorando ad un progetto editoriale collettivo.
Il progetto rientra nel percorso nazionale dell’Arci che prevede occasioni di approfondimento delle pratiche innovative per la rigenerazione a base culturale delle aree di margine.

(Foto di copertina di Raffaele Petrozza)

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