Lasciare il segno | Seconda edizione

Percorsi di integrazione attraverso l’arte e il dialogo

Lasciare il Segno | Seconda edizione è un progetto del Comune di Milano, realizzato da BJCEM-Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, in collaborazione con l’associazione Africa e Mediterraneo.

Il progetto è stato ideato per formare e sensibilizzare giovani cittadini alla realtà del percorso migratorio e al concetto di asilo, tracciando un comune piano d’azione volto ad accrescere l’impegno contro il razzismo e ogni forma di intolleranza e discriminazione, anche con l’utilizzo di medium artistici. In particolare, per questa seconda edizione, è stata scelta come disciplina la Street Art e sono stati realizzati laboratori pratici per gli studenti milanesi, con il coinvolgimento del Liceo Artistico Brera e del Liceo Scientifico Volta e una residenza che ha coinvolto 4 giovani artisti selezionati dal Comune di Milano attraverso un bando lanciato da BJCEM: Riccardo Buonafede, Simone Carraro (r_a_c_h_i_t_i_c_o), Giulia Salamone e Alexandros Simopoulos.

Partendo dai bozzetti realizzati da studenti e artisti nei laboratori preliminari, nel mese di giugno è stato realizzato il murales, su di un muro alto 8,40 metri e lungo 16,25 metri, identificato dal Comune di Milano in Via Sammartini, nei pressi del centro SPRAR della stazione Centrale. Attraverso un lavoro di gruppo sono state realizzate delle figure meticce, dove immaginari e iconografie di origini diverse si mescolano ai simboli del viaggio e dello spostamento. Il titolo dell’opera “stornelli d’esilio”, è un rimando alla canzone popolare del poeta e scrittore anarchico Pietro Gori, scritta a fine ‘800.

Martedì 9 luglio, alle ore 19, presso la Biblioteca Morando di Via Tofane 49, la cui sede è adiacente al murales, si presenterà il percorso progettuale, con la partecipazione di rappresentanti del Comune di Milano, di BJCEM e di Federico Manzone, fumettista e illustratore che ha coordinato il lavoro.

Ingresso libero, a seguire piccolo rinfresco.

Laboratorio nelle scuole

Residenza artistica

Lasciare il segno | Seconda edizione” è il seguito di un progetto realizzato nel 2017 dall’Associazione Internazionale BJCEM-Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, in collaborazione con l’Associazione Africa e Mediterraneo e con il sostegno del Comune di Milano.

Il progetto è stato ideato come un percorso per formare e sensibilizzare giovani cittadini alla realtà del percorso migratorio e al concetto di asilo, tracciando un comune piano d’azione volto ad accrescere l’impegno contro il razzismo e ogni forma di intolleranza e discriminazione. Lo strumento scelto per affrontare questi temi delicati nella prima edizione è stato il fumetto, un medium che consente di entrare in diretto contatto con i più giovani, sensibilizzandoli e aiutandoli a innescare riflessioni e dialogo costruttivo, permettendo al contempo una fruizione immediata dei risultati dei lavori anche da parte di un più ampio pubblico.

Nel 2017 sono stati realizzati un percorso laboratoriale di fumetto presso il Liceo Artistico Caravaggio, per riflettere, comprendere e interrogarsi sulla realtà dell’immigrazione oggi e un laboratorio extrascolastico, rivolto a giovani artisti del territorio Milanese under-35. La terza fase è stata l’organizzazione di una presentazione pubblica dei risultati del progetto e una mostra con le tavole realizzate nel corso dei laboratori, entrambe ospitate presso la Fabbrica Del Vapore di Milano.

Nel 2018 il Comune di Milano ha riproposto il progetto, in una versione ampliata e con un maggiore respiro internazionale. Le novità principali sono: il focus spostato dal fumetto alla street art; il coinvolgimento di un numero maggiore di scuole e studenti nei laboratori scolastici; la trasformazione del laboratorio extrascolastico in una vera e propria residenza artistica, aperta anche ad artisti internazionali, grazie al Network BJCEM; un maggiore coinvolgimento del territorio milanese e delle comunità migranti, con particolare attenzione a quella peruviana, tenendo conto che la Lombardia è la prima meta di destinazione di migranti peruviani, con il 43% di presenze (circa 40.000 persone)[1].


Obiettivi

“Lasciare il segno | Seconda edizione” si è proposto di:

  • Incoraggiare il dialogo interculturale e promuovere una cultura antirazzista tra le giovani generazioni di studenti Milanesi, con particolare attenzione alle scuole di istruzione secondaria;
  • accrescere la coscienza e la conoscenza critica dei giovani sul fenomeno delle migrazioni e sul diritto d’asilo, in relazione al particolare fenomeno migratorio che sta vivendo l’Italia in questi ultimi anni e con un focus specifico sulla comunità peruviana, particolarmente numerosa in città;
  • promuovere l’emersione di giovani artisti interessati ad affrontare i temi del contrasto al razzismo e alle discriminazioni attraverso la disciplina artistica della street art, offendo loro opportunità di sviluppo per la propria carriera.
  • Promuovere la conoscenza reciproca tra i vari abitanti del quartiere su cui si interverrà attraverso micro-azioni da svolgersi sul territorio, promuovendo un’attività di sensibilizzazione basata su visioni alternative dell’altro attraverso lo strumento dell’arte, aprendo al dialogo e al confronto e innescando, il più possibile, processi virtuosi.

Azione 1. Laboratorio di street art

Obiettivo di questa azione è stato accrescere la coscienza e la conoscenza critica dei giovani sul fenomeno delle migrazioni e sul diritto d’asilo, in relazione al particolare fenomeno migratorio che sta vivendo l’Italia in questi ultimi anni e con un particolare focus sulla comunità peruviana presente in città. Il progetto ha previsto il coinvolgimento delle classi quarte di due scuole, il liceo artistico Caravaggio e il liceo scientifico Volta.

  • Fase uno: si sono realizzati una serie di incontri introduttivi nelle scuole, coinvolgendo un’operatrice interculturale e una mediatrice. Gli incontri sono serviti a fornire le basi teoriche al successivo lavoro, con l’impiego di materiali video e fotografici prodotti anche da artisti BJCEM impegnati in progetti dedicati ad accoglienza, integrazione e interculturali.
  • Fase due: sono stati realizzati una serie di incontri nelle scuole, con la partecipazione dei due artisti-tutor che hanno condotto i successivi laboratori (Federico Manzone e Abel Panta), per fornire le basi teoriche legate alla disciplina della street art, con la possibilità di far vedere agli studenti foto e video di murales e altri progetti di arte urbana.
  • Fase tre: incontro con associazioni impegnate nell’accoglienza di migranti/richiedenti asilo, in collaborazione con la Direzione Area Emergenze Sociali e con il Centro SPRAR di Via Stella. Incontro con rappresentanti comunità straniere, in collaborazione con il Forum della Città Mondo del Comune di Milano (focus su comunità Peruviana).
  • Fase quattro: laboratorio di street art, condotto dai due artisti-tutor Federico Manzone e un artista peruviano Abel Panta, mirato ad avvicinare gli studenti ai temi legati alla migrazione e all’asilo, attraverso una metodologia interattiva di media education. Il lavoro è stato altamente partecipativo e costruito con i ragazzi, attraverso dei momenti di gioco-riflessione e successivamente con la scrittura e il disegno di bozzetti per la realizzazione di un murales, su un muro indicato dal Comune di Milano. Gli studenti coinvolti nel laboratorio hanno lavorato in sottogruppi alla ideazione, scrittura e realizzazione di un murales sui temi della migrazione e della discriminazione.

Output finale -> Al termine del percorso scolastico, gli studenti, guidati dai due artisti-tutor hanno realizzato i bozzetti definitivi per la produzione di un murales, che si realizzerà nella primavera 2019, su di un muro individuato dal Comune di Milano.

Azione 2. Residenza artistica

L’obiettivo di questa azione è stato quello di svolgere un lavoro di reale inclusione all’interno dello SPRAR di Via Stella, permettendo ai giovani artisti internazionali selezionati di lavorare, guidati da un tutor e da una mediatrice culturale, in collaborazione con i richiedenti asilo presenti al centro, ascoltando le loro voci e insieme immaginare un murales da realizzare partendo dalle loro suggestioni. La restituzione finale svolgerà un ruolo chiave per la disseminazione del progetto.

  • Fase uno: individuazione di un curatore con esperienza in progetti e processi di inclusione sociale, per coordinare la residenza.
  • Fase due: messa a punto e diffusione di un bando pubblico, per la selezione di 2 artisti italiani e 2 stranieri, da inserire in un percorso di residenza. Il bando è stato diffuso su tutto il territorio regionale attraverso i canali della BJCEM e dei suoi soci Comune di Milano e Arci Milano. Gli artisti selezionati sono stati: Riccardo Buonafede, Simone Carraro (r_a_c_h_i_t_i_c_o), Giulia Salamone, Alexandros Simopoulos
  • Fase tre: residenza della durata di 10 giorni, presso la foresteria della Fabbrica del Vapore. La residenza si è sviluppata attraverso momenti di incontro, confronto e dialogo, destinati a stimolare la creatività degli artisti e trovare spunti di riflessione che utili nella fase creativa che si concretizzerà nella realizzazione di una o più opere di street art nel mese di maggio 2019 su un muro individuato dal Comune di Milano

Azione 3. Realizzazione delle opere e pubblicazione finale

Nel mese di maggio 2019 inizieranno i lavori di realizzazione delle opere di street art pianificate nel laboratorio scolastico e nella residenza. Le produzioni saranno accompagnate da un lavoro di testimonianza fotografica che confluirà in una piccola pubblicazione, in italiano e inglese, che terrà conto del lavoro fatto e sarà distribuita alla rete BJCEM e ai canali del Comune di Milano.

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Martedì 18 dicembre, dalle ore 17.30, alla Fabbrica del Vapore di Milano, Spazio Ex-Cisterne, sono stati presentati i progetti del Comune di Milano, realizzati in collaborazione con l’associazione internazionale Bjcem – Association Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée: “Lasciare il segno – Seconda edizione | Percorsi di integrazione attraverso l’arte e il dialogo” e “UP-Urban People”.

Programma della giornata

*17.30 Saluti istituzionali
Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno
Dirigente Responsabile dell’Unità di Sviluppo Piano Periferie, Anna Prat
Direttore Area Giovani, Università e Alta Formazione, Fabrizio Chirico
Segretario Generale BJCEM, Federica Candelaresi

*18.00 Presentazione risultati progetto Lasciare il Segno
Introduce Federica Candelaresi
Intervengono Federico Manzone e Angela Avila

*19.00 Presentazione risultati progetto UP-Urban People
Introduce Federica Candelaresi
Intervengono Vanessa Vettorello, Davide Greco, Federico Tisa e Vincenzo Greco di Fluxlab
Intervengono gli artisti coinvolti dalla residenza (Ciro Battiloro, Valentina Casalini, Maria Contreras Coll, Agnese Morganti, Sabrina Iannucci, Orestis Mavroudis, Beatrice Surano, Carlo Tartivita)

*20.00 Piccolo rinfresco

[1] Dati del 2017, ricavato da: “La comunità peruviana in Italia, Rapporto annuale sulla presenza dei migranti”, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.

I promotori

Lasciare il segno | Seconda edizione è un progetto del Comune di Milano, realizzato da:

  • BJCEM-Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée, un’associazione internazionale che da oltre vent’anni promuove e valorizza il dialogo interculturale, la ricerca artistica contemporanea nei diversi linguaggi espressivi, offre sostegno alla creatività giovanile, alla mobilità, all’incontro, allo scambio, alla collaborazione e alla conoscenza reciproca tra i giovani artisti delle diverse Rive del Mediterraneo. BJCEM organizza, dal 1985, la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, evento che ogni due anni ospita in una città diversa centinaia di giovani talenti nelle varie discipline: arti visive e applicate, cinema, musica, gastronomia, teatro, danza e letteratura, un grande momento di incontro e promozione per artisti emergenti.
  • Africa e Mediterraneo è un’associazione di promozione sociale di Bologna, nata nei primi anni 2000 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione culturale tra Europa e Africa e favorire il dialogo interculturale. L’Associazione lavora a livello locale, nazionale ed europeo coinvolgendo artisti e professionisti, soprattutto del mondo del fumetto di autore africano e migrante. L’Associazione sviluppa progetti laboratoriali di didattica interculturale e media education, coinvolgendo giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori di tutta Italia.

Un ringraziamento per il supporto logistico a:

BJCEM is supported by:

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